Libertà di stampa. Freedom House conferma la solo parziale libertà dell'Italia
Freedom House ha pubblicato la classifica 2010 della libertà di stampa. Come sempre non ci sono buone notizie per l'Italia, che resta l'unico paese dell'Europa Occidentale a non essere "Free" (libero), ma solo "Partly free" (parzialmente libero).
Ma come stiamo rispetto allo scorso anno? Meglio o peggio? In molti infatti stanno cantando vittoria: "l'altro anno eravamo 73°, mentre quest'anno siamo 72° siamo un po' più liberi".
Purtroppo questa affermazione non corrisponde a verità. E' vero che l'anno scorso eravamo 72°, ma lo eravamo a pari merito solo con Tonga (tanto per capire il livello). Quindi a seconda dei punti di vista eravamo 72° o 73° a seconda dei decimali di rating che ci distinguevano da Tonga.
Quest'anno siamo 72°, è vero, ma siamo in coabitazione con democrazie del calibro di Hong Kong, Benin e India. Quindi siamo 72°, 73°, 74° o 75°. Sostanzialmente nulla cambia, ma più che la semplice posizione di classifica è il rating ad essere peggiorato. (clicca qui per vedere la classifica).
Più è basso il valore, più il paese è libero. I paesi scandinavi per esempio hanno 10 (massimo della libertà), mentre l'Italia del 2009 aveva ottenuto 32, mentre quest'anno è scesa a 33. Insomma siamo ancora un po' meno liberi. E mentre Tonga ci ha distanziato, confermando il suo rating di 32, si sono fatte sotto Timor Est, Serbia, Namibia e Bulgaria.
Con un po' di ottimismo le possiamo tenere alla larga per un altro anno. Forse.
Tanto per farci capire: l'Italia rappresenta circa l'8% della popolazione dell'europa occidentale. E indovinate la percentuale della popolazione europea non pienamente libera: esatto, proprio l'8%. C'è di che vantarsi.
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Precisazione: alcuni nostri lettori, in merito a quest'ultimo dato hanno giustamente rilevato che la percentuale della popolazione italiana in seno all'Europa Occidentale non è dell'8%. In effetti (fonte wikipedia) la popolazione dell'Italia nei confronti della sola Unione Europea è del 12% circa (60milioni x 100 / 500milioni). Il problema sta nell'identificazione di quella che viene interpretata come "Europa Occidentale".
Andando per esclusione sembra che Freedom House abbia separato l'Europa Occidentale dai paesi dell'Europa Centrale (non facenti parte l'UE?) ed ex blocco Sovietico. Dunque, ai paesi dell'Unione Europea (è pensabile che tutta l'Unione Europea sia considerata Europa Occidentale) bisognerebbe sommare qualche milione di abitanti dei paesi extra UE comunque considerati Europa Occidentale (Norvegia, Svizzera, Islanda). La percentuale della popolazione italiana scenderebbe così ulteriormente avvicinandosi ulteriormente all'8% pubblicato da Freedom House.
Il ragionamento è un po' complesso e passibile di qualche imprecisione, ma era un chiarimento dovuto ai tanti lettori di questo articolo.