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Sono scaduti ieri i primi ultimatum della Lega

 |  Redazione Sconfini
CalderoliSono trascorsi quasi 20 giorni dal glorioso raduno di Pontida, quello che ha sancito l'unità indissolubile tra Bossi e suoi compagni d'avventura, il tripudio celtico di Castelli, le targhe ministeriali a Calderoli e che ha messo nero su bianco le promesse dei leader in camicia verde alla loro base elettorale.

E' giunto quindi il tempo di controllare a che punto siamo con il programma rilanciato dalla Padania e da altri organi di stampa vicini alla Lega Nord (clicca qui per leggerlo integralmente). Si tratta dei famosi (pen)ultimatum di Bossi al governo, richieste non trattabili che dovevano evitare che la Lega staccasse la spina al governo.

 

ENTRO 15 GIORNI:

- Dimezzamento del numero di Parlamentari e creazione del Senato Federale

- Riduzione dei contingenti militari impegnati all'estero

 

Entrambi gli obiettivi sono stati mancati. In questi giorni abbiamo visto invece prolungamento dell'età pensionabile, la patrimoniale nascosta per chi fa investimenti, il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, qualche ulteriore taglio ai servizi pubblici, il blocco totale o parziale degli adeguamenti di milioni di pensioni e per ultima la norma ad aziendam nottetempo infilata nella manovra finanziaria  (per fortuna è stata ritirata) da misteriose mani per evitare a Berlusconi di risarcire la Cir per un totale che oscillerà tra i 500 e i 750 milioni di euro per avergli rubato la Mondadori.

La base della Lega approverà certamente.

 

Entro 30 giorni da Pontida il Senatur aveva promesso:

- nuove forme di autonomia per le Regioni

- taglio dei costi delle bollette

- taglio dei costi della politica

- abolizione delle ganasce fiscali e delle misure vessatorie di Equitalia

- finanziamento del trasporto pubblico locale

 

Entro l'estate poi altra succosa novità:

- Riforma fiscale


Siamo certi che stavolta la Lega terrà duro.

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foto: wikimedia commons

 


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