Bossi è solo un semplice dipendente di Berlusconi?
La narratrice di questa vicenda è Rosanna Sapori, ex consigliere comunale leghista, ex componente del direttivo provinciale di Bergamo ed ex importante giornalista di Radio Padania Libera. In diverse interviste (1) (2) l'ex militante padana afferma con certezza assoluta, e in effetti non è mai stata smentita dalla classe dirigente (che lei chiama "setta"), che Bossi, per fronteggiare gli enormi debiti del partito e dell'universo parallelo leghista, abbia ceduto la titolarità dello "Spadone" di Alberto da Giussano proprio a Berlusconi, che in cambio di 70 miliardi di lire (ma sulla cifra non c'è chiarezza, poiché potrebbero essere ancora di più) avrebbe aiutato la Lega a tornare in riga.
L'operazione dovrebbe esserse stata conclusa tra il 2001 e il 2005. In quegli anni la Lega era stata presa dalla foga di costruirsi una realtà padana parallela: l'orchestra padana, il circo padano, la tv padana, la radio padana, la banca padana (Credieuronord), il residence Skipper in Croazia e così via. Tutti progetti "padanicamente" fallimentari che hanno gonfiato un enorme buco finanziario per le casse dell'universo leghista. A tutto ciò si aggiungevano le cause milionarie che Berlusconi aveva in piedi contro Bossi per le frasi ("mafioso di Arcore" era la più tenera) con le quali il Senatur aveva fatto cadere il governo nel 1994. Si parla di decine di milioni di euro di debiti per intenderci.
Ebbene, ecco sopraggiungere, secondo Rosanna Sapori, il munifico intervento di Berlusconi (per tramite del ministro lampo Brancher, ministro tra le polemiche per circa 15 giorni pochi mesi fa prima di essere condannato in Appello a due anni per ricettazione e appropriazione indebita). Il premier ritira le milionarie cause risarcitorie contro Bossi e i suoi e inoltre acquisisce la titolarità del logo leghista (secondo wikipedia anche quello del Sole delle Alpi).
La storia, seppur credibile, come abbiamo detto ha delle lacune; manca la prova regina o almeno qualche testimonianza diretta. Tuttavia finora nessuno ha smentito la ricostruzione. Se fosse vera, però sarebbe la chiave di volta per capire l'atteggiamento assurdo della Lega e della sua classe dirigente che si trova legata mani e piedi al loro vero padrone (non gli elettori buggerati, ma Berlusconi), che sta affondando assieme alla sua schiera di cortigiani.
---
foto: ansa / repubblica.it