
Nel sistema finanziario mondiale irrompe il Bric. Usa verso un ridimensionamento epocale
Gli equilibri finanziari e i "pesi" economici internazionali potrebbero subire profonde modifiche nei prossimi anni. Il dollaro come protagonista degli scambi economici e valuta di riserva per eccellenza è destinato a perdere il suo ruolo di moneta leader e con esso, anche gli Usa diventeranno solo un importante centro economico finanziario, ma non più l'unico protagonista in grado di dominare il mondo a piacimento.
A decretare l'inizio della fine del monopolio economico a stelle e striscie nel pianeta c'è da un lato la crisi economica, dall'altro la spallata economico-diplomatica messa a segno in questi giorni dal cosiddetto BRIC. Dietro a questo acronimo ci sono 4 potenze in rapida ascesa e determinatissime a modificare gli equilibri finanziari mondiali: Brasile, Russia, India e Cina.
Il futuro è dalla loro parte e il modello occidentale non sembra al momento in grado di tenerne il passo. Da Ekaterinburg la capitale degli Urali in cui si è tenuto l'ultimo summit è emerso un messaggio chiaro: i 4 Paesi chiedono una maggiore diversificazione del sistema valutario internazionale. Insieme detengono 2.800 miliardi di riserve denominate per lo più in dollari, la sola Cina detiene 763,5 mld di dollari in titoli del Tesoro americano. Le conclusioni del vertice auspicano un sistema monetario internazionale stabile, prevedibile e più diversificato. Quindi un ruolo meno preponderante per il biglietto verde. Al termine del vertice di ieri, i leader dei 4 paesi hanno poi sottolineato la necessità di dare più voce e rappresentanza ai paesi emergenti all'interno delle organizzazioni finanziarie internazionali.
Il dado è tratto, non si torna più indietro. E mentre l'Europa, unita da valori etici, culturali, storici e territoriali, fatica a trovare una comune linea in materia economica e di difesa, 4 paesi sparsi in tutto il mondo affilano le armi e si dichiarano pronti se non a sostituire, quanto meno ad affiancare il sistema Occidentale nel controllo delle risorse.
Ognuno dei 4 Paesi porta in dote delle risore straordinarie: la Russia ha un potenziale energetico illimitato (petrolio e gas), l'India si propone come centro mondiale per la produzione industriale, la Cina come nuovo leader tecnologico e produttivo, il Brasile dispone di risorse alimentari potenziali straordinarie grazie alla vastità e alla fertilità del suo territorio.