Escort anche per i "rossi". Un patto tra Pd e Pdl per non estinguersi?
Anche in questo caso, come anche in occasione di simili accuse rivolte al premier Berlusconi, l'informazione "ufficiale" (ormai la distinzione è evidente) non ha spiegato i perché di questa notizia che in un paese un po' più normale dell'Italia avrebbe fatto discutere molto.
Lo scandalo di Puttanopoli, in un primo momento affibiato solo a Berlusconi, in realtà è un sistema larghissimo, che sembra (da quanto emerge con il contagocce dalla Procura di Bari) coinvolga anche - e soprattutto - esponenti del Pd. In particolare, sotto la lente di ingrandimento ci sarebbe tra gli altri il dalemiano doc Sandro Frisullo, fino a pochi giorni fa vicepresidente del Consiglio Regionale, oltre che l'ex assessore Alberto Tedesco.
Attraverso il pagamento di prostitute per il diletto degli influenti politici (Berlusconi e alcuni assessori pugliesi) e funzionari regionali (in particolare Lea Cosentino, indagata per turbativa d'asta) Giampaolo Tarantini, l'ardito imprenditore pugliese amico un po' di tutti, otteneva per sé e per amici appalti milionari, specialmente nel settore della Sanità con le sue Tecno Hospital e Global System Hospital. A far saltare il banco un super testimone, forse un giovane imprenditore, che ha raccontato il sistema-Tarantini fatto di festini a luci rosse e gare truccate, sulle quali Tarantini investiva in affitto di ville, trasferimenti, prostitute, cibo, auto di lusso, centinaia di migliaia di euro.
E' forse questo sviluppo dell'inchiesta barese ad aver "consigliato" al Pd di tenere le bocche cucite sullo scandalo D'Addario che ha coinvolto poche settimane fa Berlusconi? Probabilmente sì.
E' questo il motivo per cui i vari Tg Rai e Mediaset controllati dal premier non hanno affondato il coltello nella piaga del Pd? Probabilmente allora c'è stato un patto segreto tra i due partiti per poter proseguire quasi indisturbati a dividersi le vesti di un'Italia ridotta a escort di una classe politica che non vuole saperne di sparire per sempre.