Le gaffe di Veltroni e Mastella che si coprono di vergogna e ridicolo
Due improvvide uscite di due esponenti simbolo della casta politica in declino, che hanno quasi in contemporanea deciso di tornare a galla per conquistare un po' di visibilità dopo mesi di oblio generalizzato, hanno generato un ironico dibattito. Mastella e Veltroni hanno regalato alla storia del Belpaese alcune esternazioni destinate a restare nella memoria dei pochi che ancora ricordano le cose.
Walterloo Veltroni, davanti a una platea di ex socialisti, molti dei quali già coinvolti in tangentopoli come l'ex Ministro De Lorenzo, in occasione della presentazione di un libro, si lancia in dichiarazioni da lasciare esterrefatti gli italiani onesti: «Craxi Interpretò meglio di ogni altro uomo politico come la società italiana stava cambiando», e ancora «Craxi fu più innovatore di Berlinguer» e altre amenità e complimenti sulla politica estera «Fu grande» per quello che nessuno può permettersi di non definire un ladro, il re della corruzione, morto latitante ad Hammamet per non finire in galera.
La prossima volta, magari Veltroni quando si recherà in visita in un carcere di massima sicurezza elogerà Al Capone e la sua "capacità di innovare e radicare la criminalità in territori ostili" oppure Jack Lo Squartatore per sottolineare "la sua straordinaria abilità nel dilaniare i corpi dei cadaveri che aveva poco prima ucciso". Che dire? (Vel) Trony non ci sono paragoni!
Ma da dalla sede dell'Europarlamento arriva un'altra splendida perla della Casta, per voce di uno dei suoi leader indiscussi, il polimorfico Clemente Mastella. Ex Dc, ex Ccd, ex Berlusconiano, ex Udeur, ex prodiano, ora accasatosi nel Pdl per tornare a ingrassare il suo conto in banca lontano dalla sua Ceppaloni. Nei corridoi dell'Europarlamento il povero Mastella sbotta: “Una diaria di 290 euro al giorno è una miseria, non ci si sta dentro, si prende meno che in Italia!”. Sventola le carte furioso davanti alla Cristiana Muscardini, eurodeputata di lungo corso, chiedendole come funzionano le firme-presenza per essere pagati. E allora è giusto fare i conti in tasca a questo personaggio discusso e discutibile: un europarlamentare (da quest'anno sono tutti uguali, polacchi e italiani, greci e inglesi) guadagna 7.666,31 euro lordi al mese (5.700 euro netti) e dopo 5 anni vanno in pensione. Ma non è finita perché questi signori ricevono 4.402 euro al mese di spese generali, vere o presunte non conta, non bisogna dimostrare nulla e inoltre percepiscono nientemeno che 17.570 euro a testa al mese per "indennità di segreteria" (ovvero parenti, amici, prestanome, "amiche" che ricevono in realtà meno di un decimo dell'indennità). E infine c'è una diaria: altri 295 euro al giorno per vitto e alloggio a Strasburgo più 3 euro a km tra casa e aeroporto. Ovviamente viaggia aerei e benzina sono interamente rimborsati a presentazione fattura (altra novità che non è andata giù al ceppalonico, che contava di viaggiare in economy e farsi rimborsare la business class). Ed ecco allora che il re dell'inciucio si dichiara insoddisfatto di questa diaria! Gli altri 20.000 euro abbondanti che incassa mensilmente appena appena coprono le spese...