Lodo Alfano illegittimo
La Corte Costituzionale ha bocciato per incostituzionalità il lodo Alfano. In virtù di questa sentenza inappellabile si riaprono tutti i processi civili e penali attualmente pendenti, o in attesa della decisione da parte della Consulta, sul capo del premier Silvio Berlusconi.
1. Il processo per la corruzione dell'avvocato Mills e il processo All Iberian, ad esso strettamente collegato.
2. Il processo sulla presunta compravendita di senatori dell'Unione per far cadere il governo Prodi nel 2007.
3. L'apertura di un'inchiesta per truffa ai danni degli azionisti Mediaset e di evasione fiscale.
4. La riapertura delle inchieste sulle stragi del '92-'92 e sui rapporti di Berlusconi con la mafia in virtù delle recenti dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza.
Nel frattempo, la politica nazionale pare camminare su un filo.
La tensione è alle stelle ma entro pochi giorni lo scenario sarà chiarito: o Berlusconi proseguirà imperterrito la sua azione di governo (questa è l'opzione più probabile al momento) con il rischio però di finire sotto al prossimo voto di fiducia, o il Cavaliere si dimette e Napolitano decide di affidare l'incarico di PdC a Fini o un altro esponente di rilievo nella coalizione uscita vincitrice alle politiche 2008, oppure si va filati al voto anticipato.
Molto attesa anche la reazione (eventuale) del capo dello Stato Giorgio Napolitano, il quale, nonostante le forti pressioni non si era accorto che il lodo Alfano era anticostituzionale.
Andando nello specifico, la Corte ha ovviamente rilevato come il lodo doveva essere approvato legge Costituzionale e non ordinaria, poichè vìola l'art.3 della Costituzione (Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge).
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Nella foto: la bocciatura del lodo Alfano vista da Vauro