Il candidato governatore del Pdl in Campania nei guai per presunto concorso esterno in associazione camorristica
Non c'è proprio limite alla deriva presa dalla politica italiana in questo travagliato 2009. Fonti autorevoli danno per certa la richiesta di autorizzazione alla Camera per l'esecuzione di una misura cautelare - non è stato possibile sapere se di detenzione in carcere, agli arresti domiciliari o di carattere interdittivo - nei confronti del chiacchieratissimo Nicola Cosentino, sottosegretario all'Economia e coordinatore regionale del Pdl.
Ovviamente la Camera, solidale come sempre con i presunti camorristi, ladri, mafiosi, truffatori, negherà l'autorizzazione ma potrà essere candidato ancora Cosentino (che è anche esponente del Governo) alla regione Campania, dove era già indicato come governatore in pectore? Cosentino infatti risulta indagato per presunti contatti con il clan dei Casalesi nell'ambito di un procedimento scaturito dalle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia. La misura cautelare sarebbe stata emessa dal gip Raffaele Piccirillo, su richiesta dei pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci.
Secondo indiscrezioni, i magistrati ipotizzerebbero a carico di Cosentino il reato di concorso esterno in associazione camorristica.