Skip to main content

11 anni e 6 mesi dopo la storia si ripete

 |  Redazione Sconfini

"Ho chiesto ai miei avvocati di presentare istanza di trasferimento di tutti i procedimenti che mi riguardano, perché il pregiudizio politico del pool si è ormai allargato a tutto il Palazzo di Giustizia di Milano". A parlare in questo tono risoluto è Silvio Berlusconi. Quello che risulta però incredibile è la data di questa dichiarazione. E' il 29 giugno 1998.

La riposta giunse da Umberto Loi, procuratore generale della Procura di Milano: "Siamo servi delle leggi per essere liberi: neppure Luigi XIV era legibus solutus, cioè sciolto dalle leggi".

Il tema di un Berlusconi che rifiutava di andare in tribunale e di rendere conto ai magistrati che tentano da vent'anni di riuscire a giungere ad una sentenza prima che prescrizioni, impedimenti, depenalizzazioni di reati salvino il Cavaliere da probabili condanne, non è affatto nuovo.

La citazione che abbiamo riportato in alto potrebbe benissimo essere riportata dalle agenzie in questi giorni. Solo ieri Berlusconi se ne è uscito con una nuova massima, ancora più pericolosa di quella di 11 anni e mezzo fa: "E' in atto un tentativo di far cadere il governo condotto dalla magistratura che ha preso una deriva eversiva e che rischia di portare il Paese sull'orlo della guerra civile".

Il giorno dopo il suo avvocato/deputato Niccolò Ghedini afferma che Berlusconi non sarà presente all'udienza del processo Mills (in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari) per "legittimo impedimento": guarda caso proprio quel giorno è previsto un Consiglio dei Ministri.

Siamo arrivati al legibus solutus de facto. In pratica grazie a questa scusa Berlusconi non potrà mai essere ascoltato per nessun tipo di inchiesta o indagine. Basterà fissare un Consiglio dei Ministri (magari urgente) lo stesso giorno delle udienze (magari concordate con i legali di Berlusconi) e bye bye processi.

Neppure una richiesta di arresto (il Parlamento la boccerebbe) per strage o la fantascientifica ipotesi di un processo in contumacia con condanna potrebbe consentire di mettere le manette ai polsi del premier. Finché dura la sua carica anche i magistrati farebbero bene a mettersi il cuore in pace, o no?

Ma la domanda di fondo è: se nel 1998 in Italia si discuteva di toghe rosse politicizzate con l'unico obiettivo di incastrare Berlusconi e nel 2009 si discute delle stesse identiche cose, nel frattempo cosa è stato fatto per l'Italia?

---

Vuoi diventare fan di Sconfini su Facebook ed essere sempre aggiornato sulle notizie che ti proponiamo? Clicca qui!

Ti è piaciuta la notizia? Clicca qui e vota OK (in alto a sinistra). Grazie!


Altri contenuti in Politica

Ora c'è pure il Papi-priapismo

Si spezza il cordone di silenzio attorno alle notti del Bunga Bunga. Repubblica fa trapelare oggi le dichiarazioni spontanee di due ragazze (all'epoca poco più che diciottenni) ingaggiate da Emilio...

Berlusconi-Bersani: Il nuovo che avanza

Stringi stringi siamo arrivati al dunque. Il mega inciucio (verosimilmente l'ultimo della sciagurata classe politica che ben conosciamo) bussa alla porta. Napolitano, che aveva promesso il 24 marzo...

L'Espresso a palle incatenate contro Renzi e le sue bugie sulla meritocrazia

In un'ottima inchiesta pubblicata su L'Espresso di cui è disponibile qui un'anteprima, emerge ancora una volta la figura di un Renzi che predica bene e razzola male. O peggio, di un premier intrins...

Renzi è già finito? Il suo comportamento tradisce troppo nervosismo

Il risultato delle Regionali 2015 è ancora oggetto di studio. Il Pd, nell'aggiudicarsi Marche, Toscana, Umbria, Puglia e Campania ha vinto 5-2. E questo è un dato di fatto. Il problema però è che q...

Fenomeno Lega: a scuola di educazione politica

Passata la buriana, schiarito il cielo elettorale, la consistenza e la posizione delle diverse nuvole ci appare ora con molta più nitidezza. Brilla alla luce del sole la verità in merito a chi sia ...