Fini vs Berlusconi. Sondaggio Crespi tra gli elettori del Pdl.
La società di sondaggi Crespi Ricerche ha preso la palla al balzo dello scontro interno al Pdl tra Fini e Berlusconi per somministrare a un campione rappresentativo della popolazione italiana una serie di domande riguardanti il Cavaliere e il Presidente della Camera. A questo link sono disponibili tutti i dati riferiti alle varie domande, a volte trattati in modo diversi tra votanti Pdl e gli altri soggetti cui è stato proposto il sondaggio. Ci sono alcuni dati interessanti (come il fatto che se si votasse per il presidente della Repubblica la maggior parte dei non elettori del Pdl voterebbe Fini, ma Berlusconi avrebbe una netta maggioranza tra i suoi fan) e degni di nota.
Su una tabella in particolare, l'ultima tra quelle proposte dalla Crespi Ricerche, è giusto fare una riflessione perché chiarisce in modo palese i motivi del grande successo carismatico ed elettorale di Berlusconi.
Tra gli elettori del Pdl Berlusconi è ampiamente considerato il più carismatico, più innovatore e concreto. Un'adorazione quasi religiosa per il leader del centrodestra.
Meno di 3 elettori su 10 però (solamente il 29,6%) lo considerano più onesto di Fini. E stiamo parlando degli elettori del Pdl, quindi degli adoratori di Silvio. Tenendo conto che l'antiberlusconismo si fonda sulla disonestà di Berlusconi, e quindi tra i non elettori del Pdl la percentuale di persone che considerano il premier "onesto" scende spaventosamente, forse alcune teorie sulla disinformazione di regime sono da rivedere: la gente è informata del fatto che Berlusconi (probabilmente) è disonestro ma lo vota ugualmente. Evidentemente l'onestà non è rilevante per fare carriera politica. In Italia.
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