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Per la serie: la credibilità internazionale di Berlusconi

 |  Redazione Sconfini

In Italia non si è più abituati a domande così dirette. Forse ingenue e semplicistiche, ma di grande efficacia quando si fa un titolo su un giornale.

 

In Italia è tutto più mellifluo, più opinabile, più smussato, anche il quesito potenzialmente più dirompente. In Inghilterra invece, anche se volte l'aggressività giornalistica può sfociare in inchieste penali, il giornalista è un vero cane da guardia nei confronti dei politici, che sono quindi costretti a comportarsi in maniera integerrima. E' il prezzo che devono pagare per conservare la loro posizione. Solo in Italia i politici non hanno alcun prezzo da pagare, anzi sono quelli che passano solo all'incasso senza dare nulla, neanche un minimo di serietà o coerenza.

La premessa è importante per capire la domanda che nell'austera sala stampa del palazzo della Borsa di Londra una giornalista della BBC ha rivolto al premier italiano Mario Monti: "L'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi si è comportato da buffone e le sue azioni ora rischiano di costare 15 miliardi di sterline alla Gran Bretagna che è chiamata, attraverso l'FMI, a sostenere i paesi dell'eurozona. Perché i contribuenti inglesi dovrebbero pagare il disastro lasciato da Berlusconi?"

Le parole buffone e disastro raramente in Italia sono accostate a un politico. All'estero invece il nostro ducetto tascabile viene suonato come un pugile alle corde senza pietà.

La risposta di Monti come sempre è evasiva ma garbata quanto basta. Naturalmente il premier non prende posizioni, ma di fatto non fornisce alcuna risposta concreta. Un mago del temporeggiamento verbale, come quegli studenti che si presentano ad un esame poco preparati ma sufficientemente smaliziati da sviare il discorso sulle poche nozioni apprese nei giorni precedenti.

"Che io sappia l'Italia per ora non è costata un penny ai contribuenti britannici e nemmeno viceversa, per lo meno in questa fase storica. Non vedo ragioni perché questo debba cambiare in futuro. Credo che sia il Regno Unito che l'Italia traggano un grande beneficio dal mercato unico e dal processo di integrazione europea. Lei ha fatto delle considerazioni personali sull'ultimo presidente del consiglio che io rispetto, ma non vedo nessun legame tra la sua personalità e un peso fiscale per i contribuenti britannici".

Eh sì come no Mario, vallo a spiegare tu ai sudditi di Sua Maestà quando metteranno mano al portafogli per tirar fuori quei 15miliardi che l'FMI chiede per salvare (tra gli altri) soprattutto l'Italia.

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foto: it.euronews.net

 


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