Anche i sondaggi voltano le spalle a Berlusconi
E' troppo tempo che il nostro fulgido premier non sciorina qualche sondaggio, non ci ricorda che gli italiani sono con lui, che il suo indice di popolarità supera il 100% fino a toccare le stelle.
Ai primi segnali negativi che arrivano dall'economia e dalle procure, B. andava su tutti i media autoproclamandosi il leader con maggiore popolarità tra tutti i leader dei paesi occidentali. Balle naturalmente, ma almeno la fiducia nei suoi confronti era appena inferiore al 50% mentre quella nel governo un po' superiore al 50%. Risultati non brillantissimi ma leggermente superiori alla media europea.
I beoti italiani comunque credevano in toto alle panzane del piazzista di Hardcore e in cuor loro erano rassicurati dalla forza del premier e dal suo seguito elettorale. Peccato che come ogni bravo piazzista tendesse a gonfiare la propria mercanzia di un 30% abbondante.
Da troppo tempo però neanche i suoi amati sondaggi gli danno retta. Il Pdl è in caduta libera assieme al centrodestra nel suo complesso, ma è soprattutto la sua figura ad essere diventata impresentabile.
In soli 3 anni (2008-2011) il trend è drammatico. Questi sono i dati pubblicati dall'SWG (noti e pericolosi comunisti, probabilmente amici di quei bolscevichi dell'ufficio stampa di Madonna):
- La fiducia in Berlusconi è scesa dal 48% al 22%
- La fiducia nella maggioranza di Governo è scesa dal 53% al 22%
- L'efficacia nell'operato di Governo è scesa dal 43% al 19%
- Il Pdl nelle intenzioni di voto è sceso dal 37,4% al 24,5%
Piccola nota di consolazione per B.: la fiducia nell'opposizione è pressoché immutata a livelli infimi.
Ma sì, un giro nella sala del Bunga Bunga anche stasera e passa la depressione.
"Emilio dammi il numero di Lele"
"E' in galera"
"Mon dieu, allora quello di Giampi"
"E' in galera pure lui"
"Azz, passami Valterino"
"E' latitante, sennò sarebbe al gabbio pure lui"
"Ma che palle, giudici comunisti del c..., toghe rosse di m.... Emilio vacci tu sul palo!"
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