Skip to main content

Sicilia quasi in default: al resto d'Italia tocca il ruolo di Merkel

 |  Redazione Sconfini

Se in Sicilia accadrà ciò che in molti temono, ovvero il default che bloccherà il pagamento di stipendi e liquidazioni 150mila persone che a vario titolo incassano soldi dalla Regione, assisteremo ad un importante banco di prova nazionale.

Non è più un mistero ormai che a forza di sferruzzare di tagli l'economia italiana, nelle casse pubbliche entrino ormai troppi pochi soldi rispetto alle necessità di un apparato elefantiaco che in primis deve foraggiare un sistema bancario delinquenziale.

La Sicilia è poi l'emblema universale dello spreco di denaro pubblico (qui un po' di dati) con i suoi battaglioni di impiegati pubblici che nonostante i numeri soverchianti, oliano una delle peggiori macchine amministrative d'Europa. Il governatore Lombardo è il più pagato d'Italia con i suoi 15mila euro mensili, benefit a non finire (dall'auto blu al telefono) e un appartamento in uso a Palazzo d'Orleans.

La mazzata finale? Il taglio deciso dall'Europa ai finanziamenti che piovevano ogni anno in svariate decine di milioni di euro sull'Isola: utilizzo parziale e poco efficace oltre che scarsa trasparenza le cause principali del taglio deciso da Bruxelles.

Capire cosa accade se ai siciliani toglieranno decine di migliaia di stipendi e le liquidazioni previste dopo l'estate sarà interessante dal punto di vista antropologico ma anche socioeconomico. I poveri abitanti dell'Isola si troveranno di fronte a un bivio: imbracciare le armi o rimanere passivi? Farsi abbracciare dalla letale e sempre arzilla Cosa Nostra oppure reagire con dignità e fantasia?

La depressione economica che assalirebbe la Sicilia sarebbe qualcosa di neanche paragonabile con quanto accade in Grecia: sarebbe molto peggio sia in termini di Pil regionale in ballo che per percentuale di famiglie colpite direttamente dal default.

Il resto d'Italia si ritrova così a fare le veci della Merkel: aiutare la regione "malata" in cambio di un commissariamento Troika style? Oppure aiutare disinteressatamente la Sicilia sperando che cambi registro?

Quale sarà la risposta definitiva? L'affondiamo?

---

foto: blogtaormina.it

 

diventa fan su facebook

 


Altri contenuti in Politica

Matteo Frankenstein Renzi

Tra il divertente e il divertito vale la pena tentare di fare un'analisi sulla vasta eco che sta suscitando il tour di Matteo Renzi in chiave primarie del PD. Servono una serie di premesse per capi...

Le rivelazioni shock della settimana: Lavitola, De Gregorio, Craxi

In un paese dannatamente smemorato come l'Italia è cosa buona e giusta rispolverare di tanto in tanto alcuni scandali più o meno celati, più o meno eversivi e più o meno indicativi dello stato in c...

Nano review: dai ristoranti pieni alla crisi senza eguali

4 novembre 2011. Un Berlusconi sbeffeggiato in tutto il mondo, ridicolizzato in mondovisione da Merkel e Sarkozy appena dieci giorni prima, odiato in patria e, soprattutto, con il titolo Mediaset a...

Boia, ghigliottina, sacco di Roma. L'Italia che indietreggia di secoli

Le lancette dell'orologio storico-sociale italiano stanno da molto tempo andando all'indietro. La situazione è ormai sfuggita di mano a chi dovrebbe fare gli interessi del popolo al punto che siamo...

D'Alema al Copasir. L'inciucio all'ennesima potenza in vista

Come ampiamente anticipato (e temuto) Massimo D'Alema, quale premio alla sua umiliante sconfitta in Puglia per mano di Nichi Vendola, è stato eletto all'unanimità presidente del Copasir, il comitat...