Legge elettorale: se passa così, un partito con il 5,1% potrebbe avere il 53% dei seggi
Da nobile spirito democratico qual è Matteo Renzi è arrivato immediatamente all'arma del ricatto pur di veder approvare l'eccezionale capolavoro partorito da lui medesimo e da Berlusconi: la legge elettorale Italincul sulla quale abbiamo avuto più volte modo di soffermarci.
"Se si affossa la legge elettorale finisce la legislatura" tuona il segretario del Pd (non si capisce a che titolo).Ora, vi pare che in un paese normale il segretario del partito che è al governo forzi la mano con un ricatto così assurdo? Ovviamente no.
Tuttavia, nonostante l'appello di 29 costituzionalisti tra cui Carlassare e Rodotà che spiegano la pericolosa incostituzionalità del neo-porcellum, non mancano i flautisti del potere, quelli sempre distesi dalla parte di chi manovra i cordoni della borsa, come il mitico Bracconi (l'intellettuale moderato alfiere del progressismo autore pochi mesi fa del ridicolo articolo "olio di ricino a 5 stelle" censurato perfino da Repubblica) che tenta la scalata sugli specchi più difficile: quella che punta a dimostrare che l'Italincul è meglio del Porcellum.
In una serie di peripezie linguistiche atte a dimostrare la bontà del suo nuovo caro leader Renzi (l'anno scorso era prono ai desideri di Bersani e nel mezzo non gli è dispiaciuto neanche Epifani), l'autore afferma due menzogne sesquipedali che un giornalista che voglia definirsi tale non poteva neanche nella più parziale delle analisi presumere come verità assiomatiche.
1) "Si dimentica che con il Porcellum, in teoria, col dieci per centro dei voti ci si può ritrovare col 51% dei parlamentari, mentre almeno una soglia meno grottesca ora ci sarebbe". Stiamo ragionando su un'ipotesi teorica e ovviamente poco verosimile, tuttavia Bracconi fa finta di non sapere che l'Italincul è peggio. In teoria e anche in pratica perché prevede una distorsione della volontà popolare ben più pesante del porcellum.
Esempio pratico
La coalizione A si presenta con un solo partito e prende il 34% dei voti.
La coalizione B si presenta con tre partiti che prendono riprettivamente il 15%, il 12% e il 4% per un totale del 29%. Il partito che ha preso il 4% dei voti sarà eliminato perché non supera la soglia di sbarramento e regalerà i suoi seggi agli altri due partiti della sua coalizione.
La coalizione C si presenta con 10 pariti al suo interno e prende nientemeno che il 35% dei voti così ripartiti: il partito 1 ottiene il 5,1%, il partito 2 il 4,5% il partito 3 il 4%, il partito 4 il 3,8% e così via senza che nessun altro partito raggiunga la soglia di sbarramento tranne un partito. Risultato? La coalizione si prende il premio di maggioranza del 18% perché ha raggiunto il 35% dei voti ma tutti i seggi vengono consegnati chiavi in mano solamente a un partito: quello che ha preso il 5,1% mentre tutti gli altri sono cancellati dai radar del Parlamento. Il governo sarà quindi in mano con il 53% dei seggi a un partito con il 5,1%.
Ora, se questa legge a voi sembra normale o migliore del porcellum credo che ci sia bisogno di un bravo psicoterapeuta.
2) L'eccelso Bracconi chiude con una minaccia facendo finta che gli ultimi mesi di dibattito politico (e sentenze della Consulta) non siano mai esistiti: "L'italicum ha i suoi difetti... ma dire che è peggio del Porcellum, secondo logica, porterebbe a dire che sarebbe meglio votare con la legge Calderoli che con questa. Siamo sicuri?
Bracconi, la Calderoli non esiste più da settimane. E' stata incenerita dalla sentenza della Corte Costituzionale. Al momento l'alternativa è un proporzionale puro con preferenze (o con listini bloccati formato mignon tipo 2 o 3 nomi, non 6). Cos'è meglio?
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