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Dedicato a quelli che "il M5S deve dialogare col PD"
Nell'ultimo anno il leit motiv dell'elettore indefesso piddino ha addotto un'unica potentissima scusa per giustificare sotterfugi, tangenti e indicibili alleanze del partito per cui fanno il tifo: "Se il M5S non dialoga con Bersani, Letta, Renzi è normale che si cerchino altri compagni di viaggio".
A parte il fatto che la Storia ha già svelato i compagni di viaggio ideali alla dirigenza del Pd (patto della Crostata, Salva Rete4, Scudo Fiscale, lodo Alfano, ex Cirielli, Bicamerale e via discorrendo) è tuttavia possibile ammettere che questi inconfutabili elementi storici siano stati dimenticati dall'italiano medio di cui ben sappiamo la scarsissima memoria politico-istituzionale.
Forti di questa coscienza storica i grillini hanno così rifiutato da sempre ogni dialogo con Bersani-Letta-Renzi. Ovviamente avevano ragione ma il modo per dimostrarlo si è finora rivelato completamente errato. Il rifiutare il dialogo o gridare la propria motivatissima rabbia al "Sistema" quando necessario era giusto nel merito ma sbagliato nel merito. Perché l'italiano non ricorda. La coscienza colletiva in materia di politica è stata pressoché azzerata dagli anni del berlusconismo. obnubilata da tette, culi, nastrini, e paillettes.
Le dichiarazioni di Bersani "Mica volevo fare l'alleanza con Grillio io. Son mica matto" pochi mesi dopo le elezioni non erano sufficienti ancora.
Ci è voluto un altro anno per trovare la via giusta: sedersi al tavolo con il baro Renzi e scoprire il bluff.
Manipolati da Verdini e Berlusconi, Renzi e la Boschi tentano di mettere mano alla Costituzione, al sistema elettorale, al Senato. Di fronte alla prospettiva di spalancare le porte dell'Italia a una dittatura di matrice piduista i 5 Stelle hanno finalmente cambiato passo. Si sono seduti al tavolo, hanno parlato con Renzi, si sono fatti dare i punti per la discussione e, ieri in un'intervista al Corriere, Di Maio ha fatto capire che a determinate condizioni 8 dei 10 punti sono accettabili dal movimento. Non male.
L'incontro di oggi sarebbe dovuto essere quello della svolta. E invece il Pd (e Renzi) cancella l'incontro perché non è giunto un documento scritto! Questi vincitori mondiali di arrampicata sullo specchio inventano il giorno prima di un incntro da loro fissato una regola che non era prevista prima e sperano pure di farla franca.
Tra l'altro in un quadro in cui il pregiudicato Berlusconi può entrare e uscire da palazzo Chigi conducendo trattative in gran segreto (non sappiamo ancora cosa vuole il frodatore fiscale in cambio dell'appoggio di queste "riforme") a braccetto con il plurindagato Verdini.
La prossima volta chiederanno che il documento sia presentato da Di Maio in ginocchio sui ceci e quella dopo ancora Renzi chiederà in tributo la testa di Casaleggio?
Perché questa paura di incontrare i 5 Stelle?
Perché il Pd si caga nelle mutande quando c'è di mezzo Berlusconi?
Cosa vuole in cambio?
Perché blindare un testo oggettivamente incostituzionale che forse non ha neppure i numeri in parlamento?
La Storia ha già fornito tutte le risposte a queste domande. Ma darvi una risposta ora non servirebbe a nulla. Gli italiani dimenticherebbero subito.
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