Riapre il Parlamento e al primo giorno di lavori già hanno rubato 550 milioni
Si sono finalmente riaperti i lavori in Aula dopo la pausa estiva. Molti italiani ingenui pensavano fosse il momento buono per sistemare un paio di necessità vitali del Paese (strategie sull'immigrazione, reddito di cittadinanza, taglio agli sprechi, riordino pensioni, taglio tasse sul lavoro e sulla casa). Invece niente.
Le prime mosse della maggioranza parlamentare si sono sviluppate su 2 assi portanti.
1) La più grave di tutte è l'inglobamento di 500 milioni di Euro riservati al fondo per gli esodati (VII salvaguardia) che il Governo attraverso il MEF ha deciso di tenere nelle proprie casse con la scusa che trattasi di risorse non spese nell'esercizio 2013-14. Quindi risorse messe da parte ad hoc per gli esodati e non spese dal Governo per sua propria colpa, finiscono nelle casse del Governo stesso. Una follia. Il fondo era stato costituito per far fronte all'emergenza sociale derivata dalla presa d'atto dell'esistenza di centinaia di migliari di esodati, senza lavoro né pensione a causa della legge Fornero.
2) La più viscida di tutte è invece l'approvazione con 319 sì e solo 88 contrari dell'emendamento del deputato PD Sergio Boccadutri, che sblocca la tranche da 45,5 di rimborsi elettorali, rimasti congelati dagli Uffici di presidenza di Camera e Senato perché mancavano le rendicontazioni! In sintesi, i partiti (escluso il M5S che restituisce da sempre gli importi milionari) si assegnano un rimborso forfettario elevatissimo a fronte di spese che in gran parte non hanno sostenuto e già bocciato dagli italiani nel referendum del 1993 e non riescono (peggio, non vogliono) neanche a produrre una minima documentazione che attesti dove finiscono queste decine di milioni! Alla faccia della trasparenza.
In un solo giorno il sistema partitico con la benedizione di Renzi ha sottratto ai cittadini la bellezza di quasi 550 milioni di euro. Un bell'inizio.
Ci aspetta un autunno caldo, anzi caldissimo.
Nella foto, il gruppo del M5S lancia banconote false da 500 euro in segno di disprezzo nei confronti della votazione dell'emendamento Boccadutri.