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Aiuola aromatica: mangiare di gusto è meglio

 |  Redazione Sconfini

 

Gli amanti del verde, anche quelli che non hanno il pollice verdissimo, possono avere soddisfazioni programmando l’allestimento di un piccolo angolo di

erbe aromatiche e medicinali. Suggestivo e profumato se si ha a disposizione un orto o un giardino, ma non mancheranno le soddisfazioni anche se si può contare solo di un davanzale o un balcone. La coltivazione in vaso presenta molti aspetti positivi: ogni pianta può avere le condizioni adeguate alle esigenze specifiche per quanto riguarda terreno di coltura, esposizione solare, annaffiature; e in caso di infestazione parassitaria, debellarla sarà più semplice, isolando la pianta colpita.

 

L’aiuola “aromatica” va progettata in base alle caratteristiche delle varie specie: molte sono perenni, qualcuna ha esigenze di sole e non disdegna il caldo secco, altre preferiscono mezz’ombra e frescura. Il ristagno dell’acqua è uno dei maggiori pericoli per lo sviluppo: il terreno deve essere aerato e drenato, avendo cura di estirpare anche le erbe infestanti. Soprattutto per le piante da utilizzare a scopi alimentari o medicinali, è bene utilizzare prodotti biologici o compatibili con l’ambiente, evitando concimi, antiparassitari o anticrittogamici chimici.

 

Le piante si devono scegliere esaminandole con cura: lo sviluppo deve essere armonico, senza parassiti e malattie in atto, l’apparato fogliare col verde caratteristico e le radici non atrofiche né con marciumi. Le specie, inoltre, scegliamole per feeling (formeranno il nostro angolo profumato) fra le varietà che armonizzano fra loro, per usarle in cucina e per decotti, per avere una piccola scorta di salute per tutto l’anno. Alcuni piccoli accaltorgimenti per l’armonia? Per esempio, creiamo un microambiente dove ci sia pieno sole per basilico, timo, lavanda, rosmarino; evitiamo la vicinanza di salvia e rosmarino perché hanno le stesse esigenze e se condividono lo stesso terreno il rosmarino cede.

 

Molti dei profumi tipici della nostra tradizione sono legati alla presenza nelle varie preparazioni delle piante aromatiche, da quelle più comuni come basilico, rosmarino, salvia, alle più esotiche come coriandolo. Tutte queste piante sono accomunate dalla presenza nelle loro foglie, fiori o radici di sostanze note come oli essenziali: questi danno a spezie ed erbe il loro aroma, a fiori e frutti la fragranza inconfondibile. Oltre all’aroma ogni specie frequentemente ha caratteristiche virtù medicinali e terapeutiche: per sfruttare al meglio queste proprietà un modo è utilizzarle fresche, ma anche dopo averle raccolte nel periodo di massimo sviluppo e averle fatte essiccare in ambiente fresco, aerato e molto ombroso.

 

> Basilico. Ne esistono molte specie più o meno aromatiche: tutte amano il sole, contengono un olio essenziale, l’eugenolo, vitamina A, acido ascorbico. Usato fresco in cucina per le proprietà aromatizzanti, ha virtù terapeutiche quali: favorisce la digestione, attenua i crampi e le emicranie nervose, calma la tosse e lo stress psicofisico. Per mantenere il suo aroma intenso e favorire lo sviluppo bisogna asportare i germogli apicali e le infiorescenze. Le foglie vanno raccolte a mano, senza lame, tranciandole con le dita.

 

> Rosmarino. Ama il terreno asciutto e ben drenato in posizione soleggiata, ma riparata dai rigori invernali, questa pianta perenne nel cui olio essenziale si ritrova la canfora; ed è un ingrediente dell’acqua “di bellezza”. Ha proprietà antispasmodiche e digestive, tonico-stimolanti, diuretiche, antisettiche e cicatrizzanti.

 

> Coriandolo. Da coltivare in terreno leggero e ben drenato al sole; in cucina si usano i semi dall’aroma fresco e speziato per dare sapore ai piatti. I semi in infusione utili per crampi addominali, flatulenza, coliche e per favorire la digestione.

 

> Lavanda. Ama posizioni soleggiate, terreni drenati; se ne raccolgono le sommità fiorite con una parte del fusto prima della completa fioritura. L’infuso di fiori utilizzato per i disturbi respiratori, l’apparato gastrointestinale, per sciacqui e gargarismi; nel bagno ha effetto rilassante.

 

> Menta. Perenne amante del terreno umido e di una posizione in semiombra. Si usano le foglie fresche o essiccate per aromatizzare i piatti, e ha largo impiego per liquori e bevande. Ha proprietà digestiva, disinfettante del cavo orale, rinfrescante.

 

> Salvia. Cespuglio sempreverde, vuole un’esposizione soleggiata. Le foglie insaporiscono carni, pesce, primi e ripieni. Con le foglie fresche in infusione contro bronchiti, depressione, problemi digestivi, come collutorio contro alitosi e gengiviti.

 

> Maggiorana. Perenne utilizzata prevalentemente in cucina dove trova utilizzo a fine cottura per moltissimi piatti. Caratterizzata da proprietà digestive, antispasmodiche, leggermente diuretica.

 

> Origano. Erbacea perenne le cui foglie e sommità fiorite, usate fresche o secche, per ogni pietanza dove sia gradito l’aroma intenso. Appropriato l’uso contro tosse, raucedine e problemi digestivi.

 

> Timo. Piccolo arbusto cespuglioso le cui foglie e fiori, freschi e secchi, trovano utilizzo in tutte le pietanze. Le proprietà medicamentose sono contro la tosse e i problemi digestivi.

 

> Cappero. Tipica pianta mediterranea abbarbicata su muri o rocce; la fioritura svela raffinate corolle bianche con stami rosso-violaceo. I boccioli usati per pesce e carni fredde. La corteccia ha proprietà diuretiche e digestive; i fiori in cosmetica sono usati per curare i capillari dilatati.

 

Ignazia Zanzi

 

 
In collaborazione con Help!

 

 


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