Skip to main content
rawpixel

Spumanti: un brindisi frizzante per un nuovo anno brillante

 |  redazionehelp

Lo spumante deve la sua nascita ad un editto. Nel 1615 l’ammiraglio Sir Robert Mansel espresse la sua inquietudine al re Giacomo I per la sempre più grande sottrazione di legname alla produzione navale ad opera dei vetrai. Il re emanò un editto che vincolava le vetrerie all’utilizzo del carbone, e l’imposizione portò involontariamente alla nascita di un nuovo tipo di bottiglia capace di resistere alla pressione di una tappatura in sughero. Il monaco Dom Pérignon (1639-1715) ebbe l’intuizione di capire l’importanza del fenomeno spontaneo che avveniva in queste bottiglie con il tappo di sughero.


Secondo la definizione di legge, lo spumante è il prodotto che si ottiene dalla prima o dalla seconda fermentazione alcolica di uve fresche, di mosto di uve prodotte per diventare vino da tavola, oppure di vino da tavola, di vini IGT, DOC e DOCG, caratterizzato, quando la bottiglia viene stappata, da uno sviluppo di anidride carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione. Per essere definito spumante, il vino deve presentare, a una temperatura di 20 °C in recipienti chiusi, una sovrappressione dovuta all’anidride carbonica in soluzione non inferiore a 3 bar.
La legge definisce anche il vino spumante gassificato come il prodotto ottenuto da vino da tavola a cui è stata aggiunta anidride carbonica, la cui sovrappressione, a una temperatura di 20 °C in recipienti chiusi, deve risultare superiore a 3 bar. La differenza rispetto ai vini definiti frizzanti consiste principalmente nel fatto che questi ultimi, a una temperatura di 20 °C in recipienti chiusi, devono essere caratterizzati da una minore sovrappressione dovuta all’anidride carbonica, compresa tra 1 e 2,5 bar.
> Classificazione degli Spumanti
- Vini spumanti: si tratta di spumanti per i quali non è previsto alcun periodo di invecchiamento e che devono avere una sovrappressione a 20 °C in recipienti chiusi di almeno 3 bar. Per questi vini, lo sciroppo zuccherino può essere composto solo da mosto di uve, saccarosio e vino; mentre lo sciroppo di dosaggio può essere formato solo da mosto di uve, saccarosio, vino o una miscela di questi a cui eventualmente è aggiunto distillato di vino. Il grado alcolico effettivo dei vini spumanti non deve essere inferiore a 9,5% vol. e il tenore totale di anidride solforosa non può essere superiore a 235 mg/l.
- Vini spumanti di qualità (VSQ): in questo caso la sovrappressione a 20 °C deve essere almeno di 3,5 bar e lo sciroppo zuccherino destinato all’elaborazione di un vino spumante di qualità può essere composto solo da saccarosio, mosto di uve, vini atti a diventare vini da tavola, vini da tavola o vini DOC e DOCG. Il grado alcolico minimo è fissato a 10% vol. per quanto riguarda i vini spumanti di qualità di tipo aromatico, cioè prodotti con vitigni aromatici (Moscato, Brachetto, Malvasia), la cui durata del processo di produzione non può essere inferiore a un mese; l’aggiunta di sciroppo di dosaggio è vietata e la sovrappressione minima è di 3 bar; il grado alcolico effettivo dei vini spumanti di qualità di tipo aromatico non può essere inferiore a 6% vol. Per i VSQ, il tenore di anidride solforosa non può superare i 185 mg/l.
- Vini spumanti di qualità prodotti in regioni determinate (VSQPRD): si tratta di vini DOC o DOCG per i quali è stato emanato un disciplinare di produzione a cui devono sottostare (ad esempio Asti o Moscato d’Asti o Asti Spumante). Questi vini devono avere una sovrappressione a 20 °C in recipienti chiusi di almeno 3,5 bar. Il loro grado alcolico effettivo deve essere di almeno 10% vol. e lo sciroppo zuccherino può contenere soltanto saccarosio, mosto di uve, vino, vini DOC e DOCG. Il tenore totale di anidride solforosa non può superare i 185 mg/l.
> Metodi di produzione
Lo spumante naturale si può produrre con due metodi: Champenoise o Charmat.
- Metodo Charmat: con questo metodo, ideato dall’italiano Martinotti, ma poi diffuso dal francese Charmat, la rifermentazione avviene in autoclave e il sedimento dei lieviti viene eliminato per filtrazione isobarica prima dell’imbottigliamento. “Questo metodo – spiega il professor Roberto Zironi, docente di Enologia all’Università di Udine – viene usato per spumanti in cui il vitigno dà un contributo deciso all’aroma, ad esempio Moscato o Prosecco”.
- Metodo Champenoise: al vino base, ottenuto da vitigni che non danno un contributo deciso all’aroma, viene addizionata una miscela di zucchero e lieviti selezionati in grado di far partire la fermentazione in bottiglia. Grazie alla fermentazione dei lieviti e alla permanenza del lievito a contatto con il vino per tempi prolungati, lo spumante assume il caratteristico aroma di crosta di pane.
“La qualità degli spumanti – sottolinea il professor Zironi – dipende dal vitigno di partenza e dalla tecnologia di produzione. Se sono ottenuti con il metodo Charmat da vitigni aromatici o semiaromatici, il carattere varietale viene esaltato dal gas carbonico; in questo caso è fondamentale che il vino base non presenti tracce di ossidazione. Nel caso di spumanti ottenuti con il metodo Champenoise, oltre alla fase olfattiva è fondamentale quella gustativa e retro-olfattiva; al prodotto sono associati profumi tenui ma complessi, cremosità in bocca ed una notevole consistenza aromatica”.
> Consigli
“I vini spumanti – suggerisce il docente di Enologia – vanno comprati per un utilizzo immediato, perché non è consigliabile far passare molto tempo dalla messa in commercio al consumo. Per gli spumanti prodotti con il metodo classico, la data di presentazione al consumo viene spesso indicata in contro-etichetta come data di sboccatura: è consigliabile consumare lo spumante entro tre anni da questa data. Nel caso degli spumanti prodotti con il metodo Charmat, più si allontana il periodo della messa in commercio, più aumentano i rischi di ossidazione. Per tutti gli spumanti è consigliabile l’acquisto in luoghi di grande smercio, come nei supermercati dove c’è un ricambio continuo”. “Il miglior Champagne – conclude Zironi – si compra prima di Natale, il miglior Prosecco durante l’estate”.
Angelica Pellarini


Altri contenuti in Costume e società

L'addestramento del cane... e del suo proprietario

Quante volte, soprattutto negli ultimi anni, abbiamo sentito proprietari di cani esprimere queste frasi: “Dovrei portare il mio cane a scuola”, oppure “Ho portato il mio cane da un addestratore per...

Rispettare il bambino per quello che è

Ricevo sempre più le confidenze di genitori che cercano di dare ai propri figli gli strumenti migliori per la loro crescita e contemporaneamente hanno la paura di non essere all’altezza… Praticamen...

Padre di due figli pagato per mettere incinta la moglie dell'amico fallisce 72 tentativi perché si scopre sterile

Pagato per mettere incinta la moglie del vicino di casa, ma dopo 72 tentativi non ci riesce. E, nonostante fosse padre di due figli, si scopre sterile. A Stoccarda, un giudice dovrà decidere chi ha...

Disabilità: mobilità sostenibile, per non tornare indietro

Muoversi in centro città sulla sedia a rotelle può talvolta trasformarsi in un vero e proprio incubo per un cittadino diversamente abile. Ostacoli e difficoltà si nascondono dietro a ogni angolo. L...

Figli di oggi, cosa ne pensano i genitori?

I figli “so piezz’ e core”: lo dice Mario Merola. “Ogni scarrafone è bello a mamma sua”, canta Pino Daniele. Resta il fatto che educarli è un mestiere difficile e che spesso il rapporto si fa parti...