Skip to main content

Recessione tecnica: le balle di Renzie alla prova dei fatti

 |  Redazione Sconfini

Ma chi l'avrebbe mai detto? Neppure il miracoloso rottamatore, il grande comunicatore, il giovane armato solo di alti ideali e vittorioso contro la vecchia nomenklatura è riuscito a invertire la rotta.

banca-popolare-cineseL'Istat ha presentato dei dati sull'economia italiana a dir poco sconfortanti, peggiori anche del previsto. Nel secondo trimestre del 2014 il pil è calato dello 0,2% (il doppio degli annunci che già ridimensionavano l'iniziale supposto trionfale impatto degli 80 euro di mancetta pre-elettorale) e così su base annua si scende dello 0,3% (340 miliardi) ovvero si tratta del peggior secondo trimestre dal 2000.

Naturalmente però la colpa non è di Renzi che con coraggio, dopo aver abolito le elezioni provinciali aumentando nel contempo le poltrone di nominati e i costi, ora tenta di abolire anche le elezioni del Senato creando una camera di nominati condannati con annessa immunità biturbo, multiaccessoriata e comprensiva di doppio scudo balistico anti pm. In che modo questa "riforma", in combinato disposto con la riforma della legge elettorale, potrebbe salvare un Paese economicamente moribondo stroncato dal default bersluconiano del 2011? Nessuno è in grado di dirlo. Tuttavia sono ormai 3 mesi che ci si dedica solo a questo.

E che le cose andranno sempre peggio perché per superare ancora qualche settimana prima dell'arrivo della Troika che annienterà il Paese come accaduto in Grecia, quatto quatto Renzi continua a svendere senza alcun mandato popolare i gioielli di tutti gli italiani. I Cinesi, dopo che a marzo avevano comprato quote in Eni ed Enel, hanno perfezionato in questi giorni l'acquisto da parte della Banca Popolare Cinese di altre quote di Telecom Italia e Cdp Reti (la società controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti vera cassaforte italiana che è socio di riferimento di Terna e Snam). Il tutto senza contare l'acquisto del 2% da parte dei cinesi di Fiat FCA e Prysmian, aziende strategiche ma che almeno essendo private non fanno parte dei beni collettivi oggetto di questa assurda svendita.

Il fatto che l'informazione,  specialmente quella televisiva, non ne parli praticamente per nulla è chiaro indizio che si tratta di strategie di svendita nefaste e incredibilmente negative per l'Italia. Comunque consoliamoci: un botto di proporzioni storiche sta arrivando e anche chi adesso si sente al sicuro (il 40% che ha votato il Bomba) si ritroverà col culo per terra. Peccato solo che sarà troppo tardi per rialzarsi.

---

Ti è piaciuta la notizia? Clicca qui e metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per restare sempre aggiornato


Altri contenuti in Economia

La crisi del made in Italy è nel rating dei brand

Qual è lo stato di salute del made in Italy? Molti fattori (aziende che chiudono o delocalizzano, un pil da anni fermo e ora addirittura in calo del 5%, disoccupazione estremamente alta, tensioni s...

Generazione senza reddito. Una bomba che sta per esplodere

La Banca d'Italia ha pubblicato uno studio sui redditi relativi degli italiani, suddividendoli per fasce d'età. Ponendo questi dati su un semplice grafico cartesiano il risultato è spaventoso ed è ...

Scudo fiscale o no, l'Italia è già un paradiso fiscale

In questi giorni, giustamente, si parla molto del cosiddetto scudo fiscale del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti affermando quali sono le conseguenze della scelta, tutta politica, di far rient...

Moody's vede al ribasso il rating delle banche italiane. E i Tremonti bond non vengono utilizzati come previsto.

E infine è toccato anche alle banche italiane. Moody's, dopo aver già abbassato l'outlook da stabile a negativo a quasi tutti i sistemi creditizi europei, ha visto al ribasso anche l'outlook del si...

Nelle mani di questi qui

Illuminante l'intervista rilasciata ieri al giornalista di Radio 24, Alessio Maurizi, da Bruno Cesario. Eletto nel Pd (l'ennesima intuizione di Veltroni? O dobbiamo tutti ai dalemiani?), passato al...